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Come migliorare il proprio Curriculum?

Quando un curriculum è buono?

Quando contiene elementi che depongono favorevolmente per il candidato: buoni studi, eccellenti votazioni, precedenti esperienze lavorative, vaste conoscenze (soprattutto informatiche e linguistiche), competenze approfondite in diversi settori ecc…

Cosa fare nel caso in cui la votazione dei titoli di studio sia bassa e non si abbiano precedenti esperienza di lavoro?

Si può trovare una risposta incoraggiante a questa domanda. L’importante è essere determinati, mantenere un atteggiamento attivo e positivo, prospettare di continuo, a sé e agli interlocutori, soluzioni e alternative molteplici, e soprattutto essere disposti a continuare a crescere culturalmente e professionalmente. Il curriculum può e deve essere infatti arricchito incessantemente, nell’arco di tutta la vita professionale.

Per quanto riguarda i titoli di studio, chi ambisce ad aggiungere qualcosa di più rispetto ai soli titoli scolastici, può utilmente indirizzarsi verso corsi e scuole particolari.

Proseguire gli studi, pur essendo già in cerca di lavoro, arricchirà, motiverà e dimostrerà alle aziende che si è persone dinamiche e ricche di voglia di imparare.per chi avesse già lavorato in passato e fosse momentaneamente disoccupato o alla ricerca di un’occupazione migliore, è importante rendere più interessante possibile la propria precedente esperienza, presentandola in modo adeguato e arricchendola, se è il caso, con particolari che possono essere interessanti per l’azienda cui ci si propone.
Proprio l’esperienza costituisce infatti il cruccio dei neo laureati, i quali risultano spesso vittime di un circolo vizioso: non possono fare esperienza perché non trovano lavoro e non trovano lavoro perché non hanno esperienza. La strategia vincente che permette di trovare un’occupazione anche a chi non hai in possesso di un curriculum di eccellenza si articola in tre fattori:

  1. Occorre valorizzare tutte le esperienze di vario genere che si hanno all’attivo e che magari sisono considerate, finora, poco significative.possono essere piccole esperienze lavorative (part-time, collaborazione all’impresa familiare, volantinaggio, ripetizioni private, attività presso i seggi elettorali eccetera) o di altro genere (animazione giovanile, direzione di attività sportive…); Si tenga comunque conto che le stesse aziende sono consapevole di non poter pretendere competenze o esperienze significative di lavoro da parte di un neolaureato.
  2. Bisogna informarsi presso conoscenti sull’esistenza di un posto adatto alle proprie capacità e, naturalmente, alle proprie aspirazioni.ciò non significa evidentemente chiedere una raccomandazione, ma afferrare al volo ogni opportunità di lavoro.
  3. Non deve spaventare il fatto che l’esperienza lavorativa offerta non corrisponda appieno alle proprie aspirazioni: essa va vista in prospettiva, come punto di partenza, come base per poterti offrire a condizioni migliori, in seguito, sul mercato del lavoro.

È evidente che il curriculum deve essere periodicamente aggiornato mediante l’inserimento di titoli e di esperienze che con il tempo vengono ad arricchire il proprio profilo.
La bozza del curriculum e della lettera di accompagnamento memorizzate nel computer devono essere corrette con le informazioni che possono cambiare nel tempo.

Adattare il curriculum

Esattamente come per la lettera di accompagnamento, non esiste un curriculum “buono per tutte le stagioni“. Un errore fin troppo frequente è quello di spedire tutte le aziende curriculum fotocopia, limitandosi a sostituire l’intestazione il destinatario nella lettera d’accompagnamento. È evidente, infatti, che non sempre conveniente presentarsi in modo identico ad aziende diverse, che magari operano in settori differenti.di conseguenza, una volta identificata l’azienda obiettivo, si deve provvedere a plasmare il curriculum in maniera tale da renderlo il più consono possibile alle esigenze del caso: bisogna utilizzare informazioni in possesso circa il destinatario e

modellare opportunamente quelle che si forniscono di sé.

Conoscere il curriculum

Il lavoro sul curriculum non è completo se non quando lo si conosce alla perfezione.

Il proprio curriculum, infatti, deve essere memorizzato in relazione sia alle date sia ai dettagli.

Attenzione: soprattutto nel caso di invio alle aziende di curricula molto caratterizzati e diversi tra loro, è opportuno tenerne copia nel proprio archivio e prenderne visione prima di un eventuale colloquio, per evitare di cadere in contraddizione con quanto scritto proprio durante la selezione.

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Written by Lucrezia Pulcini

OROSCOPO NOVEMBRE 2021

Le Ordinanze di Necessità e Urgenza