A general view shows the deserted area around the Banca d'Italia building in downtown Milan on March 10, 2020. - Italy imposed unprecedented national restrictions on its 60 million people on March 10, 2020 to control the deadly coronavirus, as China signalled major progress in its own battle against the global epidemic. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
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Come lavorare alla Banca d’Italia?

Uno sbocco importante per chi possiede una laurea in Economia, Giurisprudenza o in Statistica è rappresentato dalla carriera nella Banca d’Italia. Organo istituito per l’attuazione degli indirizzi politici ed economici stabiliti dal Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio, la Banca d’Italia esercita la vigilanza su tutto il settore creditizio nazionale.

I vantaggi di una carriera professionale presso la Banca d’Italia sono diversi: un ambiente intellettualmente stimolante, un elevato prestigio, condizioni economiche mediamente soddisfacenti e la possibilità di continui periodi di formazione e aggiornamento.

L’ingresso per un neolaureato avviene generalmente con assunzione dopo aver superato un concorso a esami con la qualifica di coadiutore in esperimento. Grazie alle borse di studio messe in palio dalla Banca d’Italia e della durata di sei mesi, salvo gravi inadempienze, al termine si viene confermati nel grado di coadiutore. Le materie oggetto dell’esame di ammissione sono diverse a seconda del tipo di laurea posseduta. Inoltre, al momento dell’iscrizione all’esame si deve preventivamente scegliere per quali sedi si intende concorrere. Solitamente queste ultime vengono divise in due insiemi, quelle del Nord e quelle del Centro-Sud. Il neo-coadiutore, a seconda delle proprie competenze, può essere impiegato nelle attività dei centri studi o della ragioneria centrale oppure nelle varie funzioni amministrative e legali delle diverse sedi della Banca d’Italia.

Chi supera il concorso deve però restare per almeno cinque anni nella sede a cui viene destinato.

I requisiti per la partecipazione al concorso, oltre a quelli generali, sono riportati nel bando di concorso, che fornisce tutte le indicazioni relative alla compilazione della domanda di partecipazione.

Il concorso è strutturato in diverse prove, a seconda di quanto stabilito dal bando (ultimamente, si va verso una preselezione per titoli). Coloro che superano la prova scritta, sono ammessi a quella orale.

Alla fine, viene stilata una graduatoria che prende in considerazione i risultati di tutte le precedenti tranne quella preselettiva.

I vari concorsi a cui corrispondono altrettanti livelli di impiego nella Banca d’Italia possono essere così riassunti in ordine di importanza:

  1. Concorsi per il grado di funzionario di II, riservati a candidati in possesso di particolari titoli post-laurea o qualificanti esperienze in campo giuridico, economico o finanziario, che costituisce il primo grado della carriera direttiva;
  2. Concorsi per alcuni ruoli della carriera operativa;
  3. Concorsi per la carriera nei servizi generali e di sicurezza;
  4. Concorsi per la carriera operaia.

Il ruolo di coadiutore può rappresentare un obiettivo prestigioso, essendo il primo passo per l’ingresso nella Banca d’Italia in un ruolo importante, che potrebbe aprire le porte alle carriere direttive. La figura di coadiutore costituisce infatti la qualifica più alta nel grado della carriera operativa. Inoltre, chi entra in tale posizione, dopo almeno 5 anni, può partecipare al concorso per il grado di funzionario di II.

I vincitori del concorso per coadiutori frequentano un corso di qualificazione al termine del quale vengono assunti come coadiutori.

Tutti i concorsi indetti dalla Banca d’Italia sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale Concorsi ed Esami, del martedì o venerdì.

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Written by Roberta Rossi

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