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I corsi obbligatori per i praticanti avvocati: siamo ai blocchi di partenza?

L’articolo 43 della legge 31 dicembre 2012, n. 247 prevede che i praticanti avvocato seguano corsi obbligatori di preparazione all’esame forense.

Per effetto del Decreto del Ministero della Giustizia n 80/2020 la data di decorrenza dell’obbligo di frequenza dei corsi di formazione, già rinviata al 31 marzo 2020 dal DM 17/2018, scatterà dopo il 31 marzo 2022.

Gli iscritti nei registri dei praticanti avvocati successivamente al 1° aprile 2022, potranno accedere all’esame di abilitazione soltanto dopo aver svolto la pratica forense e frequentato un corso di formazione avente i requisiti indicati dal DM 17/2018 e cioè:

1) organizzato dai consigli dell’ordine degli avvocati, dalle associazioni forensi giudicate idonee e dagli altri soggetti previsti dalla legge, incluse le scuole di specializzazione per le professioni legali. I corsi sono accreditati dai consigli dell’ordine, sentito il Consiglio nazionale forense, o dallo stesso Consiglio qualora i corsi abbiano rilevanza nazionale.

2) di durata minima pari a 160 ore in 18 mesi, con frequenza obbligatoria per l’80 percento. Le lezioni on line sono possibili ma limitate a 50 ore totali e sono previste due verifiche intermedie e una finale, mediante test a risposta multipla.

Chi erogherà i corsi?

I corsi sono organizzati dalle scuole forensi o direttamente dagli ordini in collaborazione con le associazioni forensi, con altri ordini del medesimo distretto di Corte d’appello, con fondazioni forensi che abbiano la formazione come scopo sociale o mediante convenzioni con le Università. L’elenco dei corsi istituiti o accreditati deve essere pubblicato dal Consiglio nazionale forense e dai consigli dell’ordine circondariali in un’area dedicata del proprio sito istituzionale, anche tramite la Scuola superiore dell’avvocatura e le scuole forensi.

Cosa verrà insegnato?

L’insegnamento comprende contenuti teorici e pratici, organizzati secondo modalità e orari idonei a non pregiudicare l’assistenza del tirocinante alle udienze né la frequenza dello studio professionale per la pratica. I docenti dei corsi sono scelti tra avvocati, magistrati, docenti universitari, esperti in materie giuridiche o comunque funzionali alla formazione professionale dell’avvocato.

 L’avvocato Francesca Sorbi del C.N.F. vicepresidente della FAI – Fondazione dell’Avvocatura Italiana, che da anni segue il settore della formazione professionale forense, ha commentato:  

il percorso post universitario deve fornire non solo doverosi approfondimenti sui saperi ma deve anche costituire concreta occasione per acquisire competenze ed abilità non incluse nel piano di studi accademico”.

Fonte: Debora Felici, “CORSI OBBLIGATORI PER TIROCINANTI AVVOCATI, SI AVVICINA LA PARTENZA”, disponibile al link: https://www.cfnews.it/avvocatura/corsi-obbligatori-per-tirocinanti-avvocati-si-avvicina-la-partenza/

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Written by Roberta Rossi

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