Lucrezia Pulcini
Chi è?
È un laureato in giurisprudenza che ha approfondito la materia del diritto ambientale. Il giurista ambientale non deve necessariamente essere un avvocato specializzato in contenzioso ambientale o in diritto penale ambientale. deve avere una grande passione per la tutela dell’ambiente e le problematiche a essa connesse: da quelle di carattere globale come, per esempio, la questione del cambiamento climatico fino a quelle più prossime alla realtà e di diretto impatto anche sulla salute delle persone: inquinamento atmosferico, bonifiche, smaltimenti illeciti di rifiuti, ecc. è in grado di interpretare correttamente le normecomunitarie, nazionali e locali e si pone al servizio delle imprese Che intendono operare nel pieno rispetto della normativa ed evitare potenziali rischi e sanzioni di qualunque natura.
Il compito del giurista ambientale è quello di coordinare e definire le modalità e le procedure all’interno del contesto aziendale, di concerto con altre aree e/o business unit. Spettano al giurista ambientale anche l’attività di coordinamento e di promozione di una cultura ambientale e sostenibile all’interno dell’azienda stessa. Generalmente, esercita la sua professione in qualità di libero professionista operando così per diversi clienti (sia pubblici sia privati).
Anche nel settore pubblico è in continua crescita la richiesta di questa figura professionale.
Inoltre, tutti gli organi di controllo ambientale (es. carabinieri della tutela dell’ambiente, corpo forestale, ecc.) richiedono già figure con una adeguata preparazione, formazione ambientale e competenza in ambito legale ambientale.
Come diventarlo?
E’ necessaria una laurea in Giurisprudenza o Scienze Giuridiche a cui devono seguire dei corsi di aggiornamento o di perfezionamento professionale volti a garantire delle adeguate competenze e conoscenze sempre aggiornate della normativa, sia europea che nazionale.
Già durante il corso di laurea, è raccomandabile studiare con particolare attenzione alcune materie come il diritto amministrativo e, se previsto dal piano di studi, scegliere un corso di diritto dell’ambiente e dell’energia per avere una base solida che consenta di fare scelte calibrate.
E’ consigliato un master specialistico o un corso ad hoc che garantisca una preparazione globale. Tuttavia lo studio non basta! Il percorso specialistico dovrebbe essere accompagnato da un periodo di pratica o di stage, fondamentali per affinare le conoscenze e imparare a ragionare su quanto appreso ai fini della applicazione nel caso concreto.
Questo percorso permetterà sia di scegliere di operare come libero professionista, sia di proporsi ad aziende e settori pubblici, come consulente esterno.
