Non è facile stabilire quanto guadagna un mediatore civile, perché anche se è vero che esiste un tariffario che parte da un minimo di 40 euro, molto dipende dalla tipologia e dal valore della controversia in corso:
– Per le cause più semplici (come, ad esempio, quelle condominiali o che non superino i 1.000 euro), il mediatore riceverà da entrambe le parti in causa una somma di 65 euro;
– Per mediazioni complesse che coinvolgono grandi aziende e arrivano fino a 5.000.000 di euro, al mediatore sarà corrisposta una parcella di 9.000 euro da ciascun contendente.
Ovviamente tutto dipende dall’esperienza del mediatore, dalla sua bravura ad arrivare in tempi rapidi a una soluzione e dalla specializzazione in uno specifico settore. L’esperienza del professionista è premiata anche dal punto di vista economico.
La cultura della mediazione si sta ampliando e la professione di mediatore offre sbocchi lavorativi sempre più interessanti con la possibilità di trovare occupazione presso banche, studi legali, camere di commercio, associazioni di categoria, sindacati e multinazionali.
È un settore in espansione e oggi ancora poco considerato, sebbene con le importanti riforme in ambito civile si stia cercando di deflazionare sempre di più i carichi processuali guardando con favore a questa professione. La mediazione civile può essere infatti obbligatoria, quando costituisce una condizione di procedibilità in giudizio, oppure facoltativa, quando è rimessa alla volontà delle parti in contesa.
Per i neolaureati, inoltre, può essere un modo per approcciarsi al mondo lavorativo fin da subito. Sia che si incontrino delle difficoltà nell’approcciarsi al mondo forense e al rispettivo esame di abilitazione, sia che si abbia una passione per la professione in parola, è un paracadute interessante e una strada nuova e stimolante per quanti vogliano mettersi alla prova ed entrare immediatamente nel mercato.